Zari, onda di marea
by Laura Rossin
Dondolava lenta, come una boa cullata dall’ininterrotto respiro del mare, ma a quel suo incedere involontariamente sensuale, Zari avrebbe rinunciato volentieri! Era al suo primo parto e da due mesi stava dando progressivamente forma e vita a 6 miniature di canini – così aveva rivelato la radiografia! E ora dovevano starci anche strettini ma non ne volevano proprio sapere di uscire, non ancora! Si aggira senza trovare posizione, si sdraia, si rialza, si stende poi ricambia posizione.. tenta una goffa manovra per darsi una grattatina ma una leccatina, laggiù, proprio non ce la fa.. uffa! I suoi occhi nocciola hanno acquistato una nota melanconica, quasi implorante, una muta richiesta di aiuto per questo ingombro che non riesce bene a comprendere. Ma nessuno può forzare la mano al naturale corso delle cose. Voci dolci e amorevoli carezze cullano Zari ed è già qualcosa. La notte avvolge il paese come una trapunta leggera di stelle, un’altra notte silenziosa e tonda. Il nuovo giorno trova una situazione immutata ma la questione inizia ad essere spinosa. Il veterinario trova il canale completamente dilatato ma Zari non sembra avere stimoli: si decide per il cesareo.
In sala operatoria scoprono che la piccola boa si è trasformata in un uovo di Pasqua: liberano da quel ventre teso oltre ogni limite ben 8 cuccioli! E grossi per di più! Non avrebbe mai potuto farcela da sola, troppi e troppo grossi. Come si dice tutto è bene ciò che finisce bene e Zari si risveglia, ubriaca di anestesia. Guarda inebetita quei topini pelosi che le annaspano vicina, ma non le torna… l’ultima cosa che ricorda è che era con i suoi umani e faticava a camminare.. ora non riconosce l’ambiente, non si regge sulle zampe, ha scosse e tremiti del tutto involontari e ci sono questi.. questi “cosi”! Ma da dove sono sbucati e cosa vogliono?? Fammi allontanare va’.. fammi dare un’annusatina va’.. anche una leccatina.. va’.. ma.. saranno mica miei?? Com’è che mi sento di sdraiarmi e offrire loro i miei puppini gonfi di latte? Intanto non rotolo! – e questa è una splendida novità! – e poi sai che c’è? Mi piacciono questi pelosini disordinati! Ho deciso: li adotto!!
E catturata dal quell’innato istinto di madre che è in lei e che prende sopravvento Zari si lascia guidare in gesti ancestrali per dare il benvenuto ad ognuno di loro. Sembra avere uno sguardo diverso, ora, come fosse sollevata, certo, ma anche stupita e incantata da quel nuovo ruolo al quale non può sottrarsi. Sdraiata, e finalmente stabile! – offre i capezzoli alle 8 bocche affamate che iniziano ad affrontare una realtà tutta nuova.
Il dono della vita è una magia senza trucchi e non ci sono parole grandi abbastanza per spiegarla davvero.